martedì 14 maggio 2019

Latte e cuore vanno a braccetto, i risultati di una ricerca canadese: calano i rischi di ictus e infarto

Fonte:
QUOTIDIANO.NET                           Articolo di Luigi Manfredi
Le linee guida per un’alimentazione sana consigliano di ridurre il consumo di prodotti lattiero-caseari ad elevato contenuto di grassi, poiché contengono grassi saturi che potrebbero influire negativamente sui valori di lipidi del sangue, incrementando le malattie cardiovascolari. Ma i risultati di una recente ricerca scientifica internazionale vanno in controtendenza: il consumo di latticini è stato infatti associato a un minore rischio di eventi gravi di malattie cardiovascolari (che sono la principale causa di mortalità nel mondo, l’80% dei casi nei Paesi a basso o medio reddito).

E’ APPUNTO questo l’esito della ricerca condotta dall’importante Istituto di Ricerca sulla Salute della Popolazione dell’università canadese MCMaster, in collaborazione con primari atenei di tutto il mondo. Lo studio – recentemente pubblicato sull’autorevole rivista scientifica inglese The Lancet – ha analizzato gli effetti dell’assunzione di latticini - latte yogurt e formaggi - in un periodo che va dal 2003 al 2018, da parte di una popolazione di 136.384 individui tra i 35 e i 70 anni in 21 Paesi di 5 continenti. Obiettivo valutare le associazioni esistenti fra consumo totale di latticini e tipologie specifiche di prodotto sulla mortalità e le principali patologie cardiovascolari.

Nel periodo in analisi sono stati registrati sul campione 10.567 eventi gravi (per infarti e ictus non mortali) decessi che rientrano in questa categoria e che sono stati studiati con particolare attenzione.

GLI ESPERTI hanno voluto infatti analizzare i dati relativi a decesso per cause cardiovascolari, infarto miocardico, ictus o insufficienza cardiaca insieme ad altri parametri specifici,
mettendoli in relazione con i consumi di latticini in generale, e poi con le varie categorie di latte, yogurt e formaggio suddivise in alimenti ad alto e a basso tenore di grassi. Nell’ambito di questo ampio studio sono state riscontrate associazioni inverse fra consumo totale di latticini e mortalità o eventi di malattia cardiovascolare maggiore.

Il rischio di ictus rilevato era notevolmente inferiore con l’aumentare del consumo giornaliero di latticini: chi ne ha consumate più di due porzioni al giorno ha visto una riduzione del rischio del 34%. Per questi soggetti che hanno consumato una maggiore quantità di latte e derivati è diminuita anche del 22% la possibilità di un grave evento cardiaco. Sono inoltre diminuiti del 23% i casi di morte cardiovascolare e del 14% il rischio di mortalità generale.

NON è stata osservata alcuna associazione fra maggiori livelli di assunzione e infarto del miocardio. Il consumo di burro era complessivamente ridotto e non associato in maniera significativa con un aumento del rischio di malattia cardiovascolare o di mortalità. Esistono vari composti e meccanismi negli alimenti lattiero-caseari che potrebbero avere un effetto positivo sulla salute, riducendo le malattie cardiovascolari e relativa mortalità.

Gli studi meccanicistici hanno dimostrato che diverse caratteristiche dei latticini influiscono su svariati fattori, come gli enzimi di conversione dell’angiotensina, l’osteocalcina, le interazioni con il microbioma intestinale come l’integrità intestinale, e l’endotossemia.

1 commento:

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