sabato 1 agosto 2020

Devotion: la creatività di D&G e il genio di Tornatore in piazza a Siracusa

“Devotion” è un’ode al sentimento di assoluta devozione di Domenico Dolce e Stefano Gabbana e all’universo unico di saperi ed emozioni racchiuso nelle loro creazioni.

Dopo l’anteprima del 18 luglio al teatro antico di Taormina “Devotion” arriva a Siracusa. E’ il lungometraggio diretto da Giuseppe Tornatore, con musiche inedite di Ennio Morricone, attraverso il quale gli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana raccontano la passione per la “loro” Sicilia in quel processo intimo, magico e misterioso alla base dell’atto creativo.

Siracusa è la prima di 5 selezionate piazze siciliane in cui verrà proiettato il film, in un progetto di promozione artistica e culturale di ampio respiro dove anche folclore ed enogastronomia hanno il loro spazio. Tutto sotto la direzione creativa di Dolce&Gabbana e il patrocinio della Regione Siciliana.

Il progetto itinerante dopo Siracusa (1° agosto) toccherà Caltagirone (5 agosto), Castellammare del Golfo (8 agosto), Palermo (12 agosto) e Polizzi Generosa (16 agosto). 
Gli affascinanti scorci senza tempo del centro di Ortigia, con le sue splendide architetture barocche e il candore della pietra bianca, faranno da sfondo alla tappa di Siracusa di questo progetto speciale itinerante dedicato a cinema, tradizioni e sapori siciliani.

Per i sapori siciliani non potevano mancare i nostri prodotti lattiero-caseari e cioè i 5 prestigiosi DOP: 
Ragusano DOP, Pecorino siciliano DOP, Piacentinu Ennese DOP, Vastedda del Belice DOP, Provola dei Nebrodi.
L'esposizione è stata curata dal Distretto Lattiero-Caseario e dal CorFiLaC

mercoledì 20 maggio 2020

Colpo di grazia al Pianeta Terra

E' una battaglia contro i mulini a vento. Lo sforzo di tutte le istituzioni e le persone sensibili che cercano di contenere lo sfregio dell'inquinamento al pianeta, con questi provvedimenti, i governi di tutto il mondo lo hanno vanificato e oltraggiato all'inverosimile. 
Si doveva andare nella direzione di eliminare quanto più possibile "l'usa e getta" e promuovere la differenziata, il riciclo, la durata e il riutilizzo nel tempo degli oggetti di uso quotidiano e degli elettrodomestici (anziché l'obsolescenza programmata) e invece cosa hanno fatto? 
La strage dell'opposto. 
Si doveva andare verso l'utilizzo dell'energia rinnovabile e invece? La ostacolano e la nascondono. 
E' come se coloro che muovono e tirano i fili dei governi del pianeta non vivessero su questa terra. 
Perché non esiste una logica in tutto questo. 
La gente era pronta a scommettersi, e con l'aiuto di governi sensibili e autorevoli si sarebbe potuto andare in direzione del rispetto della natura, eliminando l'usa e getta e il superfluo. E invece? I governi, manipolati o meno, stanno portando avanti scelte scellerate in tutti i campi e settori.
La scusa di un virus non può assolutamente giustificare tutta questa accelerazione in direzione dell'inquinamento della terra e di tutto il resto: questo va contro il Pianeta e l'Umanità che lo abita. 








E comunque importante che ognuno, nel suo spazio vitale, continui la sua azione di rispetto nei confronti del pianeta, la coscienza individuale non deve arrendersi. 

Link utili:
Plastica: la rovina di nostra madre terra

Portare i propri contenitori al supermercato per banco pesce e gastronomia. In Francia è ora possibile

domenica 10 maggio 2020

Formaggi DOP siciliani

Piccolo viaggio all’interno dei consorzi del Piacentinu ennese, del Pecorino Siciliano, della Vastedda del Belìce e del Ragusano.

Fonte:
Piacentinu ennese, Pecorino, Vastedda e Ragusano. Una piccola guida dei consorzi che li producono, per scoprire le loro peculiarità e mettere in risalto le grandi e reali potenzialità che possono esprimere nel mercato della gastronomia tipica siciliana.

IL RAGUSANO DOP
Il Ragusano DOP è forse il formaggio tipico siciliano più rinomato. Storicamente chiamato caciocavallo ragusano (in siciliano Cosacavaddu), questa eccellenza casearia, nel 1955, è stata riconosciuta quale prodotto tipico e nel 1995 ha ottenuto la denominazione di origine. L'anno successivo, ha acquisito il riconoscimento comunitario della DOP.

Questo caratteristico formaggio di latte intero crudo vaccino a pasta filata, dall’inconfondibile forma di parallelepipedo, essendo tra i formaggi più conosciuti è anche quello più "imitato". Infatti, l'utilizzo che alcuni produttori caseari fanno di latte proveniente dai paesi dell'Est è uno dei problemi che il Consorzio per la tutela del Formaggio "Ragusano DOP" affronta con maggiore determinazione.

IL PIACENTINU ENNESE
In Sicilia attualmente a produrlo sono soltanto in dieci. Negli anni scorsi la produzione si è attestata intorno ai 18 mila chili per un totale di poco superiore alle 4.000 forme, con una media di circa quattro chili ciascuna. Quantitativo puntulamente esaurito prima della fine dell’anno, nonostante le richieste dei rivenditori.

Il Piacentinu ennese Dop, il formaggio fatto con latte intero di pecora, a pasta dura, che si contraddistingue per il colore giallastro dato alla presenza di zafferano, piace, si vende bene in Sicilia ma anche sul territorio nazionale e, da qualche tempo, si è ben collocato anche su alcuni mercati stranieri.

Negli anni scorsi nel Consorzio sono entrati quattro nuovi soci, tutti giovani tra i 26 e i 30 anni che hanno deciso di dedicarsi in maniera professionale all’attività di famiglia facendo aumentare la produzione. [Consorzio del Piacentinu ennese Dop]

IL PECORINO SICILIANO


Il pecorino siciliano Dop è il formaggio più antico prodotto in Sicilia e forse addirittura in Europa.
Negli ultimi anni la quota di produzione di questo formaggio è cresciuta esponenzialmente così come è cresciuta la richiesta. "E  crescerà ancora", dicono dal Consorzio Pecorino Siciliano che attualmente raggruppa diciotto soci che, da disciplinare, allevano, caseificano e stagionano.

Il merito è senz'altro della qualità straordinaria di questo formaggio per il quale: la caseificazione avviene esclusivamente da latte crudo di pecore allevate al pascolo spontaneo; si utilizzano solo metodi tradizionali per la trasformazione del latte; la salatura viene praticata manualmente e la stagionatura in locali ad areazione naturale. Tutto questo rende il pecorino siciliano dop assolutamente unico.

LA VASTEDDA DEL BELÌCE

Negli ultimi anni è cresciuta sempre di più anche la richiesta di Vastedda del Belìce DOP, questo formaggio di pecora a pasta filata, e uno dei pochi rappresentati del genere. Deve il suo nome alla forma che acquisisce dopo la filatura, quando viene sistemato in piatti di ceramica, le "vastedde" appunto, che gli danno il formato finale.

È un prodotto che piace molto e che per la sua versatilità trova grande impiego in cucina. A differenza di altri suoi fratelli nobili come ad esempio il pecorino, che è più da pasto-fine pasto, la vastedda (che è anche un presidio Slow Food) dà il meglio anche in piatti elaborati e sono numerosi gli chef siciliani che la utilizzano nella preparazione delle loro pietanze.
I produttori del Consorzio di tutela della Vastedda della valle del Belìce DOP attualmente sono sette, in un territorio che si estende per le province di Palermo, Agrigento e Trapani.


domenica 1 marzo 2020

Rose di ricotta e prosciutto

Ricetta e Foto tratta dal sito: "ricettedellanonna.net"
Ingredienti
PER LA PASTA
250 gr di farina 00
25 gr di olio di oliva
100 ml di vino bianco secco
3 gr di sale fino

PER IL RIPIENO
300 gr di ricotta
200 gr di prosciutto cotto
1 uovo
sale e pepe

Tempo Preparazione: 60 Minuti - Tempo Cottura: 15 minuti - Dosi: 10 rose Difficoltà: Media

Procedimento
Iniziate preparando la pasta: disponete la farina a fontana con il sale e aggiungete l’olio, impastando brevemente. Unite anche il vino e lavorate a lungo fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo.

Stendete la pasta in una sfoglia sottile e tagliatela con la rotella dentellata in strisce larghe 4 cm e lunghe 40.

Preparate ora il ripieno: tritate il prosciutto cotto e amalgamate bene con la ricotta, l'uovo, il sale e pepe.

Disponete sulle strisce di pasta 1/2 cucchiaino di ripieno a intervalli regolari di circa 3 cm.

Ripiegate le strisce di pasta a metà nel senso della lunghezza, creando delle tasche aperte in corrispondenza del ripieno e pizzicando la pasta nella parte senza ripieno. Arrotolate quindi la striscia su se stessa formando delle rose.
Spennellate con acqua ogni tanto la striscia in modo che si attacchi meglio. Sigillate bene l’estremità finale aiutandovi sempre con l'acqua. Spennellate anche la superficie e infornate in forno caldo ventilato a 200 °C per 15 minuti o finché non saranno dorate.

mercoledì 12 febbraio 2020

L’impiego del legno nella stagionatura dei formaggi


Fonte:
L’uso del legno nella stagionatura dei formaggi è una pratica comune nelle produzioni artigianali che seguono metodi tradizionali. Ci sono delle ragioni precise alla base di questa scelta produttiva, al di là del motivo del metodo tradizionale che accompagna molti formaggi e che è accettato anche a livello normativo, soprattutto con i requisiti specifici da disciplinare di produzioni DOP, IGP ed STG. Caseifici e stagionatori impiegano legno per tre aspetti importanti:
  • scambio di umidità tra il legno e il suo ambiente diretto e quindi creazione di un microclima favorevole che promuove lo sviluppo di una flora superficiale del formaggio;
  • cessione di molecole antimicrobiche, come i polifenoli, tra il legno e i prodotti a contatto con esso;
  • microflora presente sulla superficie del legno che svolge una serie di funzioni metaboliche a carico del formaggio.
Da un punto di vista della sicurezza alimentare, il legno può svolgere alcune interessanti funzioni: le proprietà

martedì 4 febbraio 2020

Plastica: la rovina di nostra Madre Terra


Contenitori per ricotta fredda

Contenitore per ricotta calda o fredda


Il Pianeta Terra è allo stremo, sta diventando sempre più sporco sempre più inquinato nell'aria, nel mare e sulla terra. Troppa plastica, troppo spreco. 
Bisogna che ci rendiamo conto che non abbiamo un'altro pianeta; se distruggiamo questo, l'Umanità scomparirà insieme ad esso. 


Contenitori di vetro per Yogurt con vuoto a rendere





Nel mare non si trova più pesce: la pesca selvaggia e l'inquinamento di plastiche e sostanze nocive riversate in esso hanno ucciso tutto il pesce; la maggior parte che arriva sulle nostre tavole è pesce di allevamento. 
Contenitore per ricotta calda o fredda





Contenitore per ricotta calda o fredda
La plastica in se stessa non è il male assoluto, è quella usa e getta che sta travolgendo il pianeta, la plastica di qualità che si riutilizza è meno problematica anche se lo smaltimento è pur sempre difficoltoso. 








La scadente qualità di tutti i prodotti tecnologici, associati alla obsolescenza programmata, i prodotti alimentari in confezioni extra e a breve scadenza, i medicinali con molte più dosi di quelle sufficienti per un ciclo di cure e tanti altri prodotti che vanno riversati costantemente nelle discariche e nel mare stanno uccidendo il pianeta e con esso la vita sulla Terra.





Mediterrae nel suo piccolo vuole iniziare a fare la sua parte, per tale motivo invita le persone maggiormente sensibili al tema, se vogliono, di portare da casa i contenitori per la ricotta: si eviterà così di buttare nella spazzatura fuscelle di plastica per centinaia di Kg. 
Ci vuole solo l'accortezza di ricordare di riporre il contenitore nelle buste della spesa. Certo, l'ideale sarebbe riutilizzare quanto più possibile le nostre borse della spesa, i nostri contenitori per i salumi o per la carne, i sacchetti per la frutta ecc. proprio come si faceva 50 anni fa nelle piccole botteghe di alimentari quando la cattiva filosofia dell'usa e getta non esisteva ancora.
Segue una galleria di idee per una spesa "Salva Gaia".

Contenitore per ricotta calda o fredda

Contenitore per ricotta calda o fredda





Contenitore per ricotta calda o fredda

Contenitori per salumi

Sacchetti per frutta e verdura

venerdì 3 gennaio 2020

Panini dolci ripieni di ricotta e cioccolato

Fonte:
Sito: Cibo 360
Ingredienti:
90 g di zucchero
450 g Farina di frumento
50 g Cioccolato (tavoletta)
25 g Burro
Uova 
300 g Ricotta di vacca 
5 g di lievito secco 

Procedimento

1. Amalgamare la ricotta al cioccolato a pezzetti e 60 g di zucchero, riempiendo una formina per ghiaccio e ponendo nel congelatore per un paio d'ore.


2. Sciogliere 30 g di zucchero e lievito secco in 100 g di acqua tiepida ed il burro in una ciotola al microonde a bassa potenza (300 W). Aggiungerli in una ciotola capiente alla farina, sale, tuorli e uno dei due albumi (l'altro servirà a fine ricetta).
Lavorare grossolanamente l'impasto per incorporare tutti gli ingredienti, quindi trasferirsi sul piano da lavoro ed impastare per 5-10 minuti fino a renderlo liscio ed elastico. Coprire con pellicola trasparente e lasciar lievitare per circa un'ora. 

3. Dividere l'impasto in parti uguali (più o meno 8) formando dei dischi, ponendo al centro un cubetto di farcitura alla ricotta estratta dal freezer. 

Richiudere l'impasto su di sé formando una palla, lavorarla con le mani perché sia più sferica possibile. Lasciare lievitare ancora 30 minuti coperti da pellicola. Spennellare i panini con una miscela formata dall'albume rimanente ed acqua in parti uguali e cuocere in forno a 180° per 20 minuti, avendo cura che si colorino omogeneamente. 
Servire spolverizzando con zucchero a velo a piacere.